
Partire e lavorare all’estero: quali vantaggi e sfide ci attendono?
Affrontare un cambiamento radicale, gettarsi a capofitto in un’esperienza nuova, fare le valigie e partire verso una meta che prima non avresti mai pensato di raggiungere. Alcune scelte, più di altre, possono creare ansia e preoccupazione. È un passo che non tutti sono disposti a fare, per timore di non essere all’altezza, o semplicemente per non dover rinunciare alle abitudini e alle solite routine ben collaudate. Tuttavia, affrontare una sfida come quella di lavorare all’estero, ti permette di acquisire moltissime abilità e ti trasforma in un impiegato ideale per ogni tipo di azienda.
I vantaggi di un cambiamento che non avresti mai immaginato
È noto infatti che gli impiegati considerati come soggetti di maggior valore sono proprio quelli con esperienze internazionali. Laureati che dimostrano le loro abilità con le lingue e la loro flessibilità nell’adattarsi sempre ad ogni situazione e progetto, accettando le sfide e imparando a confrontarsi con differenti culture.
Spesso avere una padronanza della lingua madre di un paese influisce molto sull’opportunità di lavorare all’estero, ma è anche vero che moltissime start up non richiedono una conoscenza fluente della lingua del luogo, ma la semplice conoscenza base del business english.
Se si punta più su un’esperienza professionale, una possibile alternativa è intraprendere uno stage in un’azienda come parte di un percorso di studi universitari. Non sono pochi gli studenti, di varie facoltà, che affrontano come parte della propria formazione un periodo di lavoro, come ricercatori o impiegati, in imprese all’estero. Questo tipo di scelta solitamente dà una marcia in più a coloro che, tornati in patria, avranno molta più praticità dei loro colleghi ancorati alla teoria e ai libri, oltre che più fiducia nelle proprie capacità di problem solving e gestione delle PR.
Viaggiare sicuramente allarga la mente, ma quali sono gli altri benefici?
Sfide e benefici del lavoro all’estero sono spesso la stessa cosa, dato che sono le piccole difficoltà, come camminare per vie sconosciute e dover abituarsi a culture diverse dalla propria, a costruire la fiducia del singolo. Tutto ciò, anche se in maniera sottile e quasi impercettibile, ha un riscontro tangibile sul lavoro, qualsiasi esso sia e in qualunque campo lo si eserciti.
Oltre al mettersi alla prova e allargare i propri orizzonti culturali, sicuramente un’esperienza lavorativa all’estero offre l’occasione di sviluppare un network internazionale. Intraprendere discorsi e progetti condivisi con colleghi stranieri, permette di acquisire nuovi contatti utili per il presente, ma che potrebbero anche risultare fruttuosi in futuro.
Nell’era del nomadismo digitale, basta un pc e una buona connessione wi-fi per essere connessi con il mondo intero. Questo è un altro motivo per cui spesso molte aziende collaborano con impiegati del posto all’estero o inviano i propri impiegati in quei posti meravigliosi ed esotici. Oggi non esistono più confini territoriali, ma solo reti virtuali attraverso cui gestire la vita di un’azienda. Condividere il know-how fra colleghi di culture diverse, in ambienti lavorativi rilassanti e funzionali, è spesso la chiave per l’innovazione e il successo di molti progetti odierni.
Cosa aspetti?
Prepara il tuo passaporto e intraprendi un nuovo viaggio, potrebbe migliorare la tua carriera, oltre che cambiare in meglio la tua vita.
Federica Tuseo
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