
Hai mai pensato di fare di te stesso un brand?
«Il web è più un’innovazione sociale che un’innovazione tecnica. L’ho progettato perché avesse una ricaduta sociale, perché aiutasse le persone a collaborare, e non come un giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo». Così Tim Berners-Lee spiega il suo World Wide Web. Uno strumento che è diventato sociale, basato sulla cooperazione e sulla collaborazione, in cui i rapporti tra le persone costruiscono la rete. Diciamo che l’informatico britannico è riuscito nel suo intento. E sì, perché internet oggi ha collegato ogni parte del mondo rendendo possibili relazioni fino a qualche decennio fa inimmaginabili. Soprattutto il mondo del web è riuscito a realizzare un luogo dove si sono aperte mille nuove opportunità. Personali e lavorative. Sì, perché chiunque ormai, che sia persona fisica o azienda, non può sottovalutare l’importanza di internet e dei suoi servizi. Ed è per questo che diventa essenziale costruire la propria immagine in modo da sottolineare e far risaltare le differenze tra sé e il resto dell’offerta.
Ecco perché il personal branding diventa un’attività fondamentale in un mondo altamente concorrenziale dove diventa necessario distinguersi, non rimanere merce ma farsi marca, riconoscibile, riconosciuta e originale.
Obiettivo: personal branding
Siamo nell’era della rivoluzione digitale. Usiamo un pc per mille scopi. Dai più semplici come prenotare la cena in un ristorante, un week end o le intere ferie, cercare una casa da affittare, un’auto come taxi, una palestra per allenarsi. Adoperiamo la rete per conoscere e intessere relazioni, per farci consigliare su scelte e acquisti. La utilizziamo per cercare di soddisfare ogni esigenza nel minore tempo possibile e con il miglior risultare ottenibile.
Il network, il mondo interconnesso, è un universo che ci regala mille opportunità. Ed oggi è il miglior canale per mettere sotto gli occhi di più persone possibili chi siamo e cosa facciamo.
In un’epoca in cui grazie alla rete si riesce a inventare un lavoro da zero, come hanno fatto tanti che sono riusciti a sfruttare al meglio la loro immagine, fondamentale diventa per chi lavora nel mondo digitale e non solo per riuscire a diventare il brand di se stessi, creando una storia, la narrazione di emozioni e dettagli. È il personal branding, un processo necessario nel mondo iperconnesso di oggi, dove la concorrenza è tanta, se non troppa, e dove è il particolare che fa la differenza. Per ottenere opportunità, aumentare i contatti. Quel network che ci soccorre spesso nel momento del bisogno e che potrebbe rappresentare la svolta dal punto di vista lavorativo.
Oggi che è possibile interagire con migliaia di persone, che probabilmente non vedremo mai dal “vivo”, diventa fondamentale creare un’immagine di sé che diventi brand. Un’identità che sia riconoscibile, originale e credibile.
Chiara Ferragni, la fusione più riuscita fra identità e brand
Prendendo in prestito la definizione del Manifesto Cluetrain, i mercati oggi sono conversazioni. Che significa? Che Chiara Ferragni è diventata un’influencer di successo, riuscendo a guadagnare molto per ogni post sui social, perché è riuscita a impostare una strategia di comunicazione di successo. Perché è riuscita a creare la sua brand identity in modo da distinguersi, da infondere fiducia, da comunicare i valori utili per poter emergere in un contesto in cui pubblicare contenuti è alla portata di tutti. Ma non è da tutti crearli appropriati.
Ecco perché il personal branding diventa oggi una strategia fondamentale per sopravvivere nel mondo della rete e per ottenerne benefici.
Ma che cos’è questa tattica, quest’operazione necessaria per uscire dall’anonimato che a volte affligge le attività nel network? È la capacità di comprendere e ottimizzare le abilità e le caratteristiche personali attraverso un’adeguata comunicazione a un target di riferimento.
Come? Costruendo un’identità digitale che sia riconoscibile e originale attraverso la diffusione di contenuti adeguati e la maestria nell’intessere e mantenere relazioni.
Rendi la promozione di te stesso una professione
Quali sono gli strumenti? Il web ne offre davvero molti. Dai blog alle email ai social network. Strumenti per condividere informazioni e intrecciare rapporti. Perché un prodotto, che sia materiale o che siano le nostre personali capacità, deve assumere una sua propria fisionomia inquadrando il settore e il target di riferimento, i possibili concorrenti e cercando di dare le giuste motivazioni sul valore della propria offerta. Perché un imprenditore, tra le tante risorse disponibili, sceglierà quella che riesce a distinguersi. Perché venderà, tra i tanti, il prodotto che riuscirà a trasmettere qualità e ha costruire credibilità intorno a sé.
Non è un’operazione facile e richiede tanta dedizione e capacità. Perché bisogna essere costanti, originali, sinceri, credibili. E tante altre cose. Ed è per questo che a volte sarebbe opportuno affidarsi a chi, della promozione di se stessi e degli altri, ne ha fatto una professione.
di Valentina Cuppone